Del Mar in scena con tante Graded

Del Mar! L’ineguagliabile ippodromo adagiato sulle sponde del Pacifico, 20 miglia a nord di San Diego, ideato nel 1936 e inaugurato nell’estate del 1937 dal visionario showman Bing Crosby insieme con l’amico e socio di Hollywood, Pat O’Brien. Le note di “Where the turf meets the surf down at the old Del Mar. Take a plane, take a train, take a car. Ther’s a smile on each face and a winner in each race. Where the turf meets the surf at Del Mar” hanno accompagnato la signora W.R. Richardson, la prima a varcare i cancelli nella storia di Del Mar, e tuttora rieccheggiano nell’ippodromo prima della prima corsa. Note ovattate, emesse da un vinile originale, un pochino gracchiante forse, ma per niente riadattato dalla tecnologia, per mantenere tutto il suo fascino intatto. L’ippodromo di Del Mar è un sogno, chi scrive ha avuto la fortuna di viverci di persona decine di giornate di corse. Architettura messicaneggiante per Grand Stand, Clubhouse e Turf Club, tutta archi e ampie terrazze di colori pastello chiari con tetti in tegole bassi e inclinati, il tutto intervallato da trionfi di bouganville di ogni colore. E ancora una banda di Mariachi che ti accoglie all’entrata con sombrero e sonnolenti ritmi messicani, sempre il sole, le palme e poi torrenti di Margaritas e Tequila che bagnano le montagne di nachos e chili consumati a ogni giornata di corse. Un’atmosfera di festa continua, come dice perfettamente la canzone di Bing Crosby “there is a smile on every face at Del Mar”. Una gioia sempre, tutto molto differente da Saratoga, l’altro meeting principe dell’estate del galoppo Usa, cosi formale, austero e pur nella bucolica.

L’articolo completo lo potete trovare nell’edizione di Trotto&Turf di sabato 28 novembre.

Redazione